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HOTEL NETTUNO, Catania(CT)
LE CEFALEE NELLA PRATICA NEUROLOGICA. UPDATE 2012
Dal 17 Novembre, 2012 al 17 Novembre, 2012
SCARICA QUI IL PROGRAMMA
2012-11-175494.pdf
Responsabile del programma formativo: DOTT ERMINIO COSTANZO, DOTT GIUSEPPE RAPISARDA
Crediti ECM: 8

Posti disponibili:
Posti totali:
Costo:
MEDICO CHIRURGO:23100€100,00
      RAZIONALE DEL CORSO

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA DEFINITIVO

      INFORMAZIONI UTILI


La cefalea costituisce uno dei più frequenti motivi di consultazione del medico di famiglia, almeno il 3 % dei disturbi per i quali i pazienti si recano al Pronto Soccorso e circa il 20% delle richieste di consulenza neurologica al Pronto Soccorso

La cefalea può essere il sintomo di esordio di patologie gravi quali emorragie e trombosi cerebrali, tumori ed infezioni del sistema nervoso che devono essere prontamente diagnosticate ed affrontate, ma, nella maggioranza dei casi, i pazienti sono affetti da una cefalea primaria. La più rilevante delle cefalee primarie, l’emicrania, coinvolge circa l’11% della popolazione, ma solo in un terzo dei casi viene correttamente diagnosticata e curata con farmaci specifici. L’emicrania colpisce prevalentemente pazienti in età giovane-adulta (soprattutto donne), provoca un rilevante grado di disabilità ed incide in maniera determinante sulle attività lavorative e socio-relazionali, con pesanti ricadute economiche e sociali.

Il neurologo si trova impegnato nell’inquadramento e nel trattamento delle cefalee primarie, nella discriminazione tra cefalee primarie e secondarie, nella diagnosi e nel trattamento di alcune cefalee secondarie.

L’inquadramento nosografico di alcune forme di cefalea è ancora dibattuto ed in alcuni casi è difficile stabilire il limite tra cefalee primarie e secondarie. Uno degli argomenti più controversi riguarda le cefalee croniche quotidiane; tra queste l’emicrania cronica, spesso associata ad abuso di analgesici, è una condizione disabilitante che interessa circa il 2% della popolazione. La gestione dei pazienti con emicrania cronica è uno dei problemi più rilevanti nel trattamento delle cefalee perché spesso ci si trova di fronte a pazienti con cefalea resistente alle comuni terapie farmacologiche e con associati disturbi psichiatrici. Per il trattamento di questi pazienti sono state proposte strategie terapeutiche alternative quali l’agopuntura, l’iniezione di tossina botulinica, la neuromodulazione periferica; tuttavia la reale efficacia dei suddetti trattamenti è in molti casi ancora oggetto di discussione, così come sono ancora da definire con esattezza i criteri per selezionare i pazienti.

La frequenza delle cefalee e la loro complessità impone quindi la necessità di un costante aggiornamento al fine di permettere un miglioramento delle capacità diagnostiche e terapeutiche. La diffusione delle nuove conoscenze nella fisiopatologia, diagnosi e terapia delle cefalee, è condizione indispensabile perché un numero sempre maggiore di pazienti affetti dal sintomo/malattia cefalea possa ricevere una corretta diagnosi ed un adeguato trattamento. Un corretto inquadramento diagnostico della cefalea, sin dall’esordio della sintomatologia, permette di ottimizzare i tempi, le modalità ed i costi dell’intervento diagnostico e terapeutico.

Il convegno vuole quindi fare il punto sulle conoscenze attuali in alcune forme di cefalea primaria e secondaria e sulle terapie disponibili; in particolare sarà dato rilievo all’emicrania cronica, alla associazione con i disturbi psichiatrici, alla cefalea da abuso di analgesici, alle strategie terapeutiche in atto esistenti per affrontare le suddette condizioni cliniche. L’obbiettivo è quello di migliorare la capacità dei medici, soprattutto dei neurologi che operano sul territorio, di diagnosticare e trattare adeguatamente le varie forme di cefalea. In questo modo aumenterà il numero di pazienti correttamente curati, si ridurranno i rischi legati a diagnosi tardive e migliorerà la qualità di vita dei pazienti affetti da cefalee primarie con riduzione del costo sociale della patologia.

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